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Bactrocera oleae, la mosca dell’olivo, il parassita chiave dell’ecosistema olivicolo, induce danni diretti e indiretti alla produzione olivicola. Notevoli danni diretti si registrano sulla produzione di olio d’oliva che derivano dall’infestazione attiva dei frutti e consistono nella caduta dei frutti, nella distruzione della polpa, nella diminuzione della qualità dell’olio d’oliva con l’aumento dell’acidità libera e del numero di perossidi, nell’alterazione delle costanti spettrofotometriche, nelle frazioni steroliche e fenoliche e nelle proprietà organolettiche.

I danni indiretti, derivanti dalla sedimentazione di microrganismi patogeni come il fungo Camarosporium dalmaticum, nei siti di ovodeposizione e nei tunnel di alimentazione, deteriorano notevolmente l’aspetto delle drupe dirette al mercato delle olive da tavola. Sulle drupe il micelio invade i tessuti circostanti la camera di deposizione e si approfondisce fino a giungere al nocciolo della drupa. All’esterno si forma un’area necrotizzata, la tacca, di circa un centimetro di diametro e di colore bruno, infossata, disseminata di piccoli punti neri, i picnidi, che costituiscono i conidiofori, le fruttificazioni del patogenono. Le olive colpite dal marciume vanno incontro ad una cascola precoce.

Il fungo può essere ulteriormente trasmesso da Lasioptera berlesiana Paoli, un predatore occasionale delle uova e delle larve della mosca dell’olivo, generando una macchia marrone e una evidente depressione.

Uno studio del Crea è stato condotto da settembre a novembre 2007 in un frutteto costituito da piante appartenenti alla cultivar “Carolea” in località Arcavacata di Rende (Calabria, Italia meridionale) al fine di verificare l’esistenza di una correlazione tra l’infestazione da mosca dell’olivo e l’infezione da C. dalmaticum.

La percentuale di infestazione attiva determinata dagli stadi di preimago come uova fertili, larve e pupe e la percentuale totale di infestazione data da infestazione attiva più punture sterili, uova abortite, larve e pupe morte e fori di emergenza sono state registrate su cinque repliche di 20 campioni di drupa ogni dieci giorni.

Sugli stessi campioni è stata determinata l’incidenza dell’attacco di C. dalmaticum. I valori del coefficiente di correlazione hanno mostrato un’alta correlazione tra l’infestazione da mosca dell’olivo e l’infezione fungina, suggerendo che gli attacchi di entrambi i parassiti sono correlati.

Bibliografia

Iannotta, N., Belfiore, T., Noce, M.E., Scalercio, S. and Vizzarri, V. (2012). CORRELATION BETWEEN BACTROCERA OLEAE INFESTATION AND CAMAROSPORIUM DALMATICUM INFECTION IN AN OLIVE AREA OF SOUTHERN ITALY. Acta Hortic. 949, 309-316