La preparazione della miscela è una fase molto delicata a cui è spesso legata la buona riuscita del trattamento. L’associazione di più agrofarmaci deve essere eseguita con attenzione anche dopo essersi accertati che non sussistono problemi di incompatibilità fra i prodotti impiegati.
Fenomeni di mancata solubilizzazione, precipitazione, intasamento dei filtri e conseguente riduzione dell’efficacia del trattamento sono spesso dovuti ad un pH dell’acqua non ottimale.
La maggior parte delle acque sorgive italiane è caratterizzata da elevati livelli di carbonati e da pH superiori a 7, in particolare durante i mesi estivi. In queste condizioni non si veri cano soltanto problemi di solubilità o miscibilità, ma si attivano fenomeni di idrolisi alcalina che portano ad una rapida perdita dell’attività dei prodotti impiegati.
Per riportare sotto controllo il pH è opportuno neutralizzare la soluzione , acidifcante specifico che consente di controllare visivamente il livello di acidità grazie ad un indicatore di colore associato al pH. Si consiglia quindi di riempire con acqua il serbatoio per circa 50-60% della capacità e poi introdurre l’acidificante alle dosi indicate finché non si ottiene una soluzione di colore arancio/giallo.
Successivamente si possono introdurre gli agrofarmaci mantenendo in funzione l’agitatore dell’impianto. Si consiglia di aggiungere prima i bagnanti, successivamente introdurre i prodotti in microgranuli (WDG, WG, DF) e le polveri (WP).
Poi è la volta dei prodotti liquidi, prima le paste uide o sospensioni concentrate (SC), poi le emulsioni acquose (EW) e infine le emulsioni concentrate (EC). Per ultimo si introducono gli eventuali oli minerali, e si finisce di riempire il serbatoio fino al livello opportuno.
Si consiglia sempre di effettuare il trattamento nel minor tempo possibile dal momento della preparazione della soluzione, tanto più sono complesse le miscele impiegate.
UTILIZZO DI SACCHETTI IDROSOLUBILI
I prodotti in sacchetti idrosolubili garantiscono una maggiore sicurezza per l’operatore e un’elevata praticità di impiego.
Il sacchetto idrosolubile, infatti, si decompone al contatto con l’acqua e libera il suo contenuto senza consentire la dispersione di polveri pericolose.
Per garantire una perfetta solubilizzazione del sacchetto e del suo contenuto è necessario riempire il serbatoio per un 25-30% di capienza, poi introdurre i sacchetti idrosolubili senza aprirli, avendo cura di mantenere in funzione l’agitatore dell’impianto.
Dopo alcuni minuti il contenuto del sacchetto si sarà disciolto completamente e sarà possibile aggiungere la parte restante di acqua per riempire il serbatoio e iniziare il trattamento. I prodotti in sacchetto idrosolubile sono miscibili con tutti i più comuni agrofarmaci. Nel caso di miscele complesse è possibile seguire le indicazioni riportate precedentemente, avendo sempre cura di acidificare correttamente l’acqua.